Lorenzo Lotto nasce a Venezia intorno al 1480. Vive la sua formazione artistica a Venezia, ma non al centro della corrente ufficiale della pittura veneta del Cinquecento maturo.
La prima attività di Lorenzo Lotto è documentata dal 1498 al 1508 e ha luogo a Treviso, dove possiamo ammirare i due Paggi affrescati nel Monumento Origo, nella chiesa di San Nicolò, a lui attribuiti solo recentemente. Nella stessa epoca è collocabile il Ritratto del Vescovo dè Rossi con la relativa coperta allegorica (Washington, National Gallery).
Le prime opere monumentali autonome del Lotto risalgono al 1506, come La Madonna in trono con Santi di Santa Cristina al Tiverone e l’Assunta del Duomo di Asolo, situate a Treviso.
Nel 1508 l’artista si trova nelle Marche, dove realizza il Polittico di Recanati.
Nel 1509 giunge a Roma, dove eseguirà alcuni affreschi nei soffitti delle Stanze Vaticane: Lotto entra in contatto con il Rinascimento, evento riscontrabile anche nella successiva Pala di Martinengo, realizzata a Bergamo a partire dal 1512 su commissione di Alessandro Martinengo Colleoni, per la Chiesa di Santo Stefano – oggi San Bartolomeo (la predella dell’opera è conservata presso l’Accademia Carrara di Bergamo).
Nelle opere del Lotto sono evidenti gli influssi della pittura lombarda (leonardesca), la pittura bresciana e la cultura tedesca, soprattutto ne Il congedo di Cristo dalla Madre (1521, Berlino). L’insieme di questi elementi caratterizza il tipico stile lottesco, evidente nelle opere tarde dell’artista. Le più significative: le Pale di San Bernardino e Santo Spirito a Bergamo, la Natività (Washington, National Gallery), il Ritratto Dalla Torre ( Londra, National Gallery).
Nell’ Oratorio Suardi di Trescore Balneario (1524), in particolare, emerge in modo rilevante l’attenzione al realismo, al misticismo e alla popolaneità.
Nel 1525 Lotto torna a Venezia da dove invierà i cartoni con i disegni per le tarsie degli stalli di Santa Maria Maggiore e alcune pale destinate alla provincia (Pala di Ponteranica e di Celana). Oltre che per Bergamo e provincia, Lotto realizzerà molte opere nelle Marche, dove si trasferirà nel 1532; qui è conservato uno dei suoi capolavori, Santa Lucia davanti al Giudice.
Nel 1542 Lotto realizza a Venezia L’elemosina di Sant’Antonino, ma nel 1549 si trasferisce definitivamente nelle Marche dove si professa oblato presso la Santa Casa di Loreto.
Lorenzo Lotto muore a Loreto nel 1556.